domenica 26 gennaio 2014

Trova il gatto(ne)

E' un leopardo il gattone nascosto. Very difficult!



La vita segreta dei gatti 2

Avevamo parlato della vita segreta dei gatti.
La BBC ha realizzato il video:

E' la storia del progetto, dall'affissione dei manifesti per la ricerca dei proprietari disponibili a partecipare, alla riunione degli interessati, allo studio delle mini videocamere, allo studio effettivo.
Dal 18° minuto cominciano le riprese che mostrano la vita segreta dei gatti: le incursioni di Ginger in un giardino abitato da un altro gatto, e le lotte furibonde...

giovedì 23 gennaio 2014

Cat Sense

Eccovi, in una traduzione probabilmente imprecisa ma spero sufficientemente aderente all'originale pubblicata su http://catsensebook.com, Cat Sense di John Bradshaw.

 I gatti sono animali domestici popolari da migliaia di anni, e il loro numero non fa altro che crescere. Oggi ci sono tre gatti per ogni cane sul pianeta, eppure i gatti restano più misteriosi, perfino per i loro adoranti proprietari. A differenza dei cani, i gatti si sono evoluti come cacciatori solitari, e, mentre molti hanno imparato a convivere con gli esseri umani e anche a sentire affetto per noi, ancora non ci capiscono del tutto come fanno i cani , e forse non lo faranno mai. Ma i gatti hanno ricca vita emotiva che dobbiamo rispettare e capire se sono a prosperare in nostra compagnia. 
In Cat Sense, il rinomato antropozoologo John Bradshaw ci porta dentro la mente del gatto domestico come mai prima, con una ricerca scientifica d'avanguardia per sfatare i miti e spiegare la vera natura dei nostri amici felini. Tracciando l'evoluzione del gatto da predatore solitario a compagno addomesticato, Bradshaw dimostra che, sebbene i gatti e gli esseri umani abbiamo vissuto insieme per almeno 8000 anni, i primi rimangono indipendenti, predatori, e diffidenti al contatto con i propri simili, qualità che spesso si scontrano con i nostri stili di vita moderni. I gatti hanno ancora tre su quattro zampe ben piantate in natura, e nel giro di poche generazioni possono facilmente tornare alla vita indipendente che era appannaggio esclusivo dei loro predecessori circa 10.000 anni fa. 
I gatti sono incredibilmente flessibili, e dato il giusto ambiente possono adattarsi a una vita domestica con i loro proprietari - ma per continuare farlo, avranno sempre più bisogno del nostro aiuto.
Se vogliamo vivere in armonia con i nostri gatti, Bradshaw spiega, dobbiamo prima comprendere le loro stranezze ereditate: comprendere il loro linguaggio del corpo, mantenendo l'ambiente in cui vivono - per quanto piccolo - sufficientemente interessante, e sempre più proattivi nella gestione sia del loro istinto di caccia naturali sia le loro relazioni con gli altri gatti. Lettura obbligata per ogni amante dei gatti, Cat Sense offre umane, penetranti intuizioni circa il gatto domestico che sfidano le nostre ipotesi più elementari e la promessa di migliorare notevolmente la vita dei nostri animali domestici e le nostre.


John Bradshaw is Foundation Director of the Anthrozoology Institute at the University of Bristol. Author of the New York Times bestseller Dog Sense, he lives in Southampton, England. (Photo Credit: Alan Peters)

martedì 21 gennaio 2014

Il Dizzone

L'amico Dizzy, 17 anni di fedeltà canina, ha detto il suo ultimo arf. Ho fatto in tempo a darti, domenica pomeriggio, un'ultima carezza. Ciao Dizzone!



Il Gatto e la Volpe

Avevano raccontato la storia della volpe e del cane amici per la pelle (e per la coda). Un'altra storia incredibile, che viene dalla Turchia. Gli amici sono un gatto e una volpe. Le foto (credits: imgur.com) sono bellissime:










I due amici vivono dalle parti del lago Van:


C'è anche un video.

lunedì 20 gennaio 2014

Torna a casa Connor/Ciro

Qualche giorno fa il gatto Spiro aveva ritrovato la sua famiglia tramite facebook. Oggi il rifugio Gattolandia pubblica una storia simile:




Il racconto di Gattolandia (preparate i fazzoletti):

Marzo 2010 
 Ciro, un bel micio di 10 anni, sano, forte, dal carattere dolce e dall'indole tranquilla, legato e affezionato in misura straordinaria alla sua splendida famiglia, che pienamente ricambiava il suo amore e la sua dedizione, per una fatale disattenzione cade dalla finestra dell'appartamento dove viveva e si ritrova in strada. Fortuna vuole che non si ferisca e si rialzi prontamente ma il tempo di far le scale e di lui...nessuna traccia. Per la famiglia di Ciro comincia un calvario e di sottofondo la disperazione di non sapere cosa ne è di lui. Ciro ha un microchip e a questo si lega la speranza! chi lo ritrova potrà risalire alla sua origine... Ciro ha un mantello che lo distingue da qualunque altro felix, per la disposizione geometrica delle macchie bianche e nere sul suo viso. Facile riconoscerlo. Eppure, nonostante gli appelli, i volantini, le inserzioni, i contatti con i veterinari... nulla. Di Ciro nessuza traccia. 
Inizio 2012 
Milena, una gattara che si occupa della cura di una colonia di mici liberi nell'area di Cologno, vede spuntare un gatto bianco e nero nuovo nel gruppo. Micio tutto sommato socievole, certo spaventato e da buon ultimo arrivato 'tiranneggiato' dai mici della colonia. Ma si farà spazio di certo! E' un maschio, già sterilizzato e tutto sommato fa presto a ritagliarsi un posto in colonia. Milena prende confidenza con il micio e il micio impara a fidarsi di lei. 
Giugno 2012
Il nuovo gatto arrivato non è messo benissimo... Ha qualche problema alla bocca... Milena lo branca e porta dalla sua veterinaria di fiducia. E' debilitato, ha un granuloma alla bocca ma si capisce che ha una tempra forte e dopo qualche giorno di ricovero, adeguatamente supportato da ricostituenti e cortisone ed antibiotici, il micio ritorna in colonia con l'idea che, chissà, se capitasse una richiesta per un adulto, si può sempre pensare a lui. In fondo in una casa potrebbe star bene, anzi meglio che non in strada di certo... Il micio però non è micio da stare in strada...e Milena fa avanti e indietro con lui tra colonia e studio veterinario... periodicamente la bocca si infiamma e ha bisogno di cure. La dottoressa lo prende a cuore e lo tiene con lei cercando una sistemazione migliore e magari, perchè no, una adozione... Trascorrono così diversi mesi, durante i quali viene stretta la collaborazione tra l'associazione Gattolandia e lo studio veterinario dove il micio accudito da Milena viene seguito.
Marzo 2013
Connor arriva al Gattoparco! E' il micio trovato da Milena che viene così battezzato quando la dottoressa ci parla ci lui e ci chiede disponibilità ad accoglierlo nella nostra struttura. La risposta non può che esser si! Connor è un bel micione: è in ottima forma, è bellissimo, è tenero da matti... Trovare per lui una bella famiglia sarà un gioco da ragazzi! E' anche FIV/FeLV negativo! Bene!!! Per qualche incomprensibile ragione le cose non vanno così liscie. Connor per 11 mesi rimane al Gattoparco amato e stracoccolato dai volontari dell'associazione, ma del tutto invisibile ai nostri visitatori. Non è il solo micio incredibilmente e inspiegabilmente trasparente... Non una richiesta di adozione per lui, che pure spingiamo e 'pubblicizziamo' tantissimo, perchè Connor non ama la vita del gattile... E' un micio stupendo ma soffre la competizione con gli altri gatti: che sia per una cuccia o per la ciotola, il livello di stress di Connor è sempre più altro e il suo granuloma sempre più insistente... Proviamo in ogni modo a migliorare il suo benessere: instituiamo la sala da pranzo di Connor, un vero privè, che in realtà nient'altro di una gabbia, sempre la stessa, dove Connor si ritira spontaneamente all'ora della pappa! Prende possesso di un bracciolo del divano che viene universalmente riconosciuto da tutti i mici come la sua postazione (c'è solo da litigare un pò coi nuovi arrivati che devono impararlo!!). Su suggerimento di un visitatore, proviamo un rimedio omeopatico che ci aiuta da matti con il suo granuloma. Lo aiutiamo nella toilettatura, perchè con la bocca sempre un pò dolente fa fatica a pulirsi... Non perdiamo, però, mai di vista l'obiettivo: Connor deve trovare una famiglia e una casa, che gli diano serenità, tranquillità, ciotola piena e nessuna necessità di competere. Gli appelli sui nostri canali di comunicazione ci sono sempre e sempre più insistenti...
17 gennaio 2014 
Una foto di un gatto postata sulla pagina Facebook da Chiara. Chiara fa il turno del venerdì pomeriggio e mentre è affaccendata tra lettiere, pappe ecc. fa uno scatto ad un gatto che in quel momento era in posa da star! Lo scatto è bello! Condividiamo sulla nostra pagina... vuole essere una testimonianza della vita e della quotidianità in gattile nulla di più. Il gatto è Connor... Foto numero 127549565 di Connor che è stata scattata, pubblicata e condivisa... Veronica per uno strano caso, navigando sul web, si imbatte sulla nostra pagina... nota la foto... nota la straordinaria somiglianza... scrive un post, chiede informazioni... parla di un microchip... è tarda sera e non si riesce ad andare a fondo della cosa... ci sono delle coincidenze, ma l'età presunta di Connor è ben diversa da quella che dovrebbe avere Ciro... non è mai stato rilevato il microchip... Veronica manda delle foto del suo Ciro... lo sguardo no... lo sguardo, anzi gli occhi sono diversi... il muso di Connor è più pronunciato... beh... però, a pensarci bene... in 4 anni quasi la fisionomia di un gatto cambia... e se poi questi 4 anni non sono stati anni sereni...
18 gennaio 2014
Veronica ed Eliana si parlano e concordano di vedersi alle 4 del pomeriggio in gattile. Mariagrazia porta Connor dalla veterinario e viene rilevato il microchip. COINCIDE!!!!!!!!!!!!!!!!! Connor è Ciro ma 4 anni dopo, con la sua esperienza di strada, di colonia e di gattile... Veronica, troverete un gatto diverso... siate preparati a questo... Il turno in gattile nel weekend comincia prima che si aprano le porte agli ospiti, per avere il tempo di mettere almeno un pò ordine... I volontari che lavorano nella casetta Attila, che ospita anche Connor, fanno qualche prova... lo chiamano Ciro... lui al suono evidentemente familiare, drizza le orecchie...presta attenzione... C'è emozione e ansia e incredulità e aspettativa e mille pensieri e timore... Scoccano le 4 e arriva Veronica e la sua mamma accompagnate da............ Non ci diciamo niente. Le accompagnamo ad entrare nel recinto... Cuore in gola. Battiti a mille. Tratteniamo il fiato. Veronica sussurra, con la voce spezzata, "Ciro..."...e il nostro Connor, il suo Ciro, si gira...si trasfigura...si porge fiero e bellissimo, trepidante, incredulo, emozionato... sorpreso come se non capisse da dove fosse sbucata quella dolce voce che forse sognava e di certo portava nel suo cuore... e negli occhi...negli occhi compare quella luce che mancava perchè la sera prima lo riconoscessimo... Si è abbandonato nell'abbraccio della sua famiglia e tutto il resto è stato incredibile e meraviglioso... 


Il 18 gennaio 2014, dopo 3,8 anni... 46 mesi, circa 1380 giorni... Ciro è tornato a casa e forse l'epilogo migliore di questa favola è nei messaggi che abbiamo ricevuto dalla sua famiglia appena dopo aver lasciato, naturalmente con lui, il gattile: Siamo in macchina ed è tranquillo.... Fa le fusa dal trasportino!! Ha già mangiato 2 bustine di pappa sta facendo fusa come un trattore e appena mia mamma si è avvicinata al mobile delle pappe (senza aprirlo) le è corso dietro....s'è ricordato!! È felice! Le lacrime non le trattengo tutt'ora.... Mi avete scritto che avrei trovato un gatto diverso! Vi devo dire di no! Forse un po' smagrito... La ciccia che aveva gli sarà servita in quell'anno e 8 mesi terribili, ma ho ritrovato il mio gattino, così come se n'era andato. Questo grazie a voi, che gli avete dato la serenità di un tetto e della pappa! E aggiungiamo noi anche tanto tanto amore!!

domenica 19 gennaio 2014

Gatti in volo

Queste magnifiche foto di balzi felini sono state postate su fb da Irina Albu sulla pagina dei gatti di Su Pallosu. Uniscono la classica agilità felina all'insolita location:








Barbara Balanzoni

Vi ricordate il caso di Barbara Balanzoni?
Oggi sulla pagina fb dell'ENPA viene pubblicata la querela sporta da Barbara contro lo Stato Maggiore della Difesa. Barbara spiega che sul loro sito compare un comunicato nel quale si nega l'accusa di disobbedienza aggravata continuata, e si precisa che i reati erano solo ingiuria e diffamazione.
Il processo avrà inizio il 7 febbraio alle 9,30 presso il Tribunale Militare di Roma.

Leggi qui e firma la petizione al ministro Mauro.


sabato 18 gennaio 2014

Gli sfascioni

C'è da dire che niente li ferma. Al Progetto Quasi le ultime news sono:

La giornata di Progetto Quasi é stata lunga, faticosa e meravigliosamente produttiva. Il Ficus è stato trapiantato a casa di Ugo, che come PRIMO cane ha scelto uno sfascione di 18 anni (le persone più belle meritano un applauso: standing ovation per Ugo). Il microscopico Poèsse, "terminale" (da vedè, eh) per il canile, ora dorme su un cuscino e la mini Vibracall, tolta ad una situazione da 50 cani in un appartamento, trema per la prima volta su una cuccia tutta sua. Qui si fatica, si piange, si lavora tanto e ci si diverte da matti. Portiamo alto il vessillo dello Sfascioni Power, con l'orgoglio di chi si sorride anche nelle situazioni più buie. Stasera gli album dei nuovissimi arrivati! Daje! 

Qualche dettaglio su Ficus (per gli altri, vedee la pagina fb):

Abbiamo tolto questo Matusalemme da una gabbietta dello stabulario di un canile a Roma: erano circa tre anni che viveva li', raccolto vagante nel 2011, poi adottato per pochi mesi e riportato in canile (sì, che coraggio). 

Aveva un altro nome, ma data l'età avanzata gli abbiamo abbiamo preferito dargli il nome di una pianta, visto che l'impegno dovuto ad un Ficus è piu' o meno quello che richiede l'adozione di questo sfascione. In canile ci hanno detto che "non amava passeggiare", l'ho trovato ironico visto che viveva in uno spazio di 90cm x 60, non so, forse avrebbe dovuto passare attraverso le gabbie per osmosi, per farsi una passeggiata. Invece Ficus è una pianta semovente, cammina molto in casa ed in giardino, gira con le sue zampette artritiche per un po', mangia molto e poi, distrutto dalla maratona per arrivare alla ciotola, si spalma sul cuscino con una serie di manovre da formula 1 e dorme. E poi si ricomincia il ciclo. In canile ci hanno detto che aveva un caratteraccio con gli altri cani. In realta' va d'accordo con TUTTI, TUTTI, TUTTI. E' buonissimo. Non gli piace essere preso in braccio, ma gli piace farsi accarezzare. Insomma, e' una pianta DOC. Ficus pesa 6kg, taglia piccola, buono con gli altri cani, ci vede e ci sente un po', ha tre denti. Ha l'artrosi a palla di cannone ma cammina da solo, e' autonomo e indipendente. Insomma, ha gli acciacchi di una vera cariatide. In macchina e' buono. E' ok con i gatti, con i cani, con le persone. Non abbaia MAI, in nessun caso.





venerdì 17 gennaio 2014

Tashirojima e i suoi gatti

Tashirojima?

E' una piccola isola giapponese, paradiso di migliaia di gatti adorati dai pochi abitanti che li considerano un simbolo di fortuna, salute e ricchezza. In passato l'allevamento dei bachi da seta costituiva la principale risorsa economica di Tashirojima. I bachi erano appetiti dai topi, che cominciarono a proliferare. L'introduzione dei gatti mise fine all'invasione murina, e da allora i felini si sono guadagnati un posto d'onore. Oggi qui è vietato introdurre cani. C'è perfino un santuario per il culto dei gatti la cui facciata ha la forma di un gatto.

L'80% degli abitanti di Tashirojimaha più di 65 anni. Da quando le TV hanno cominciato a parlare dei gatti, i turisti - poco più di 3000 nel 2008 - sono aumentati fino a 12300 unità nel 2010. Lo tsunami del 2011 ha provocato qualche decesso felino, ma sembra che i mici si siano ritirati nell'interno, sui rilievi.

Mr. Yutaka Hamaatsu è un pescatore che gestisce un albergo, il Gyoshimin Hamaya
Turisti
Al porto
Case feline

domenica 12 gennaio 2014

Il gatto capostazione

MondoGattoSanDonato, il gattile da cui proviene il nostro Bubino, ha pubblicato una bella storia felina. A Kinokawa, in Giappone, c’è una stazione speciale il cui capostazione è un gatto di nome Tama.


La compagnia ferroviaria che gestiva la stazione doveva ristrutturarla acquisendo l'edificio adiacente, che era però la sede di un rifugio per gatti. I gestori hanno chiesto ed ottenuto che la nuova stazione ospitasse i gatti, e così Tama è stato nominato capostazione e dotato della divisa d'ordinanza. Perfino il treno è diventato un Neko-treno! La foto è bellissima, e sullo sfondo compare un maneki-neko uguale a Tama.
Il micio compare anche nella pubblicità:

Su youtube c'è un Tama Channel, e si possono vedere anche gli altri gatti ferrovieri. Nella stazione si può visitare il Tama Museum.
 

Da vedere!


Tornare

Spiro è un gattone rosso di sette anni a pelo lungo. Il 2 ottobre 2013 è scomparso dalla sua casa di Mariano Comense, che frequentava all’ora dei pasti e nelle notti più fredde, essendo Spiro un micio molto indipendente e vagabondo.


La sua padroncina, Nicla Gottardo, lo ha cercato senza trascurare gli appelli su Facebook. C'era il pensiero che il gatto si fosse avventurato sulla Novedratese, una strada trafficatissima. L’8 gennaio il telefono è squillato in casa Gottardo: una famiglia di Lonate Pozzolo aveva trovato Spiro, che è stato riportato a casa. Come avrà fatto a farsi tutti questi chilometri?


Vi ricordate il libro gattesco della Oggero? Magari è andata così!

sabato 4 gennaio 2014

Il gatto migrante

La nave militare San Marco è arrivata nel porto di Augusta con i 823 migranti soccorsi nei giorni scorsi. A bordo della San Marco c'era anche un gatto, che una bambina aveva tenuto con sé. Secondo l'ANSA, sembra che i suoi proprietari non se la siano sentita di abbandonare l'animale, e che abbiano deciso di portarlo con loro nella traversata del canale di Sicilia.
"È la prima volta", ha dichiarato il capitano di vascello Eugenio Zumpano. Anche l’animale - il primo "gatto migrante" -  è stato preso a bordo della San Marco e condotto a terra. Tutti i migranti stanno bene, a parte qualche lieve sintomatologia da febbre e tosse dovuta al lungo viaggio.



Foto tratte dalla fotogalleria de larepubblica

venerdì 3 gennaio 2014

Sempre a Berlino: un cat café

E dopo il ristorante Pets Deli, un bar per gatti: il Pee Pees Katzen Café, sempre a Berlino, in Thomasstr. 53, definito come un piccolo, accogliente e amichevole caffè, con dolci self-made e torte, torte salate, panini ordinarie, cupcakes e vini. Tutto bio.
Pelle e Caruso sono i primi due gatti del locale. Altri felini arriveranno nei prossimi mesi, e disporranno di una stanza privata dove potersi rilassare e riposare in solitudine, lontani dalla presenza dei bipedi. “I gatti hanno un potere terapeutico e calmante“, ha spiegato Andrea Kollmorgen, uno dei due fondatori.



Leggi l'articolo completo sul Mitte, il primo quotidiano online per gli italiani all’estero, fondato da Valerio Bassan e Elena Brenna.

Pets Deli

Aperto a Berlino Pets Deli, il primo ristorante in Germania per cani e gatti.
"Berlino ha davvero bisogno di un ristorante gourmet per i cani?" si chiede il Bild.
Wolgang Buescher, dell’associazione benefica Ark, ha definito il negozio un "simbolo della crescente decadenza" della città, affermando che l'iniziativa possa dare l’impressione che a Berlino "si faccia più per gli animali che per i bambini". Il ristorante, situato nel quartiere esclusivo di Grunewald, propone ai pet pasti da tre a sei euro, serviti su vassoi di plastica o in ciotole di metallo, mentre i proprietari possono gustare un caffè.
Ma l'imprenditore David Spanier, 31 anni, respinge le critiche sostenendo di aver avuto l'idea dopo che il suo amico a quattro zampe ha manifestato difficoltà a digerire il cibo venduto nei supermercati.
La store manager Katharina Warkalla è un'esperta di nutrizione animale e serve porzioni di manzo, tacchino o carne di canguro con i broccoli o frutti di bosco, e carboidrati, come riso, pasta o patate.

Store manager Katharina Warkalla serves a meal for a dog named Lilly at the Pets Deli food shop in Berlin's Gruenewald district. (David Gannon, AFP)